È sera e per la piccola Lisa è ora di andare a dormire ma, appena spegne la luce nella sua cameretta, si spaventa sentendo la vocina che proviene dall’armadio. È qualcuno che le chiede di accendere almeno la lampada sul comodino. È l’Uomo Nero che ha paura del buio. Inizia così l’amicizia tra Lisa e un buffo omone dai capelli grigi e i modi educati, e sarà proprio la bambina a trovare il modo per far sapere, a grandi e piccini, che l’Uomo Nero non è cattivo, non fa i dispetti ma ha solo tanta paura del buio. Continua a leggere
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Ricomincio da me
C’erano una volta due ragazzi… inizia così il racconto di Maria Lampis che narra la storia di Anna, la nascita lo sviluppo e l’epilogo di un’intensa relazione che scorre come sulle pagine di un diario. I frammenti di esistenza, le impressioni, le delusioni, i sogni, i progetti e gli errori marcano un quotidiano da cui si sprigiona una forte empatia anche in virtù della genuinità e dell’onestà con cui la protagonista si propone. Continua a leggere
La città muta – Poesie dal lockdown
Nelle sue sillogi, il Preite Rossetti evoca immagini e atmosfere raffinate. In ogni poesia, egli rinnova la capacità di analizzare i sentimenti osservandoli da un’angolazione intimistica ma non esclusiva, fornendone originali chiavi di lettura. Ritmo, analogie, colori, chiaroscuri e odori si fondono reinventando la realtà alla ricerca di un ritmo proprio, sagomando forme nuove dedicate a chi non ha mai smesso di sognare. Continua a leggere
Bellezza Orsini: una storia di stregoneria nella Sabina del XVI secolo
Figlia illegittima di Pietro Angelo Orsini, signore del castello di Montenero, Bellezza nasce a Collevecchio nell’ultimo quarto del XV secolo. La sua vita, conclusa tragicamente nel 1528, si svolgerà all’ombra degli Orsini, ma non sotto la protezione del potente casato a cui di fatto la donna appartiene. È questa condizione di marginalità a fare di Bellezza Orsini un’irregolare, espunta dalla società civile che pure si avvale dei suoi favori e del suo sapere. La penna fluida e la lucidità scientifica di Ileana Tozzi dipingono un ritratto a trecentosessanta gradi di una donna consapevole, la cui condanna in età matura rappresenta il tentativo di mettere ordine nel complesso ambiente rurale, fortemente legato a pratiche in cui spesso si confondevano superstizione e devozione, legittimo intervento di controllo e manipolazione magica delle forze generative degli animali e delle piante. Continua a leggere
Camilla di Elisabetta Faraglia
Gli eroi esistono. A volte sono in divisa, a volte indossano abiti civili, a volte guidano un cane, a volte hanno quattro zampe. Questa è la storia di quelli che tra loro hanno scavato nel suolo vibrante di Amatrice dopo la tragedia che ha piagato il Centro Italia nell’estate del 2016. A mani nude, con le zampe, ma non solo. Mentre Nicola e Camilla si muovono tra le macerie in una disperata rincorsa contro il tempo per salvare vite umane, Anna, amante dei pelosi, da sempre li osserva attraverso le foto dei social, facendo suoi i loro attimi, rendendoli parte della sua stessa quotidianità. Così, mentre Nicola e Camilla respirano la polvere della rovina, Anna li osserva con il resto del mondo, unendo al loro coraggio la sua solidarietà, fondendo alla loro la sua umanità grata al sacrificio compiuto dei cani delle unità cinofile. Con una scrittura potente, che unisce potere evocativo e forza del verismo, Elisabetta Faraglia dà voce a Nicola e ad Anna protagonisti con i loro compagni domestici di piccole grandi storie destinate a confluire nella scintilla di purezza che rende migliore il nostro mondo.
I mesi dell’affanno
In sospeso tra immaginazione e realtà, tra razionalità e fuga nell’astratto, la silloge esplora momenti di vita comune e luoghi intimi dell’anima. Le strofe, in prima battuta permeate di un senso di amaro scetticismo, a una lettura più approfondita rivelano il senso di una matura percezione del magnifico che si fonde con una genuina ammirazione per la natura ma anche per il mistero dell’umana esistenza. Continua a leggere